mercoledì 5 dicembre 2012

Arcipelago cancro:
la mia privata onco-cosmogonia

Jan Vermeer, Ragazza col turbante
Pubblichiamo questo post in seconda "edizione" dopo averlo postato sull'altro blog "Tra sogni e realtà" per permetterne la lettura anche a chi ci segue solo qui, in considerazione del coinvolgimento che là ha suscitato.

Che cancro non fosse una bella parola lo realizzai abbastanza presto durante la mia infanzia.
Era inserita in una colorita, arrabbiata espressione mal augurante della mia terra virgiliana, rivolta verso qualcuno non troppo gradito.
E siccome era anche spesso associata a non meglio comprensibili costumi sessuali della genitrice del destinatario, ”cancro” era parola  coperta da un alone di indicibilità e di scandalosità.