domenica 17 novembre 2013

Piccoli, utili, semplici consigli

Robert Thom, Ippocrate nel visitare un bambino
E’ uno dei più diffusi malanni di stagione, tra i più antichi del mondo. Parliamo dell’influenza, i cui primi sintomi furono descritti da Ippocrate circa 2400 anni fa. Il nome deriva da una vecchia concezione astrologica, secondo la quale la malattia era causata appunto dall’influenza degli astri.
La più famosa e letale pandemia fu la cosiddetta “spagnola” che tra il 1918 e il 1919 uccise un numero enorme di persone, calcolate tra i 40 e i 50 milioni.

Lo ha ricordato ai  partecipanti al gruppo di socializzazione del Giambellino il dottor Salvatore Locicero, pneumologo presso l’Ospedale  Niguarda di Milano.

Il dr. Locicero risponde alle domande dei presenti
L’influenza,  ha affermato Locicero, non è di per sé una malattia mortale: possono essere letali le sue conseguenze, dalla polmonite a un  attacco cardiaco, a un’insufficienza respiratoria. 
Tranquilli quindi: la prima cosa da fare è … cercare di non ammalarsi, poi curarsi bene. Travolto dalle domande di un pubblico molto partecipe, che evocava tossi, starnuti, febbre e dolori articolari propri oltre che di parenti e amici, e che esprimeva dubbi e chiedeva consigli su tutto, dall’opportunità di fare il vaccino all’uso di antibiotici, il medico ha dato risposte rassicuranti e fornito indicazioni pratiche.
Premesso che il vaccino si deve  fare solo se le condizioni di salute lo consigliano  e  comunque  non protegge da tutti i virus presenti nell’atmosfera, le precauzioni da usare sono semplici e antiche: evitare il luoghi chiusi e poco areati - ad esempio gli autobus o la metropolitana  nelle ore di punta - ventilare gli ambienti, lavarsi le mani più volte al giorno, mantenere i piedi sempre asciutti, evitare di bagnarsi i capelli.
E se proprio ci si ammala, che fare?  Niente paura, si può ricorrere a farmaci comuni, come l’aspirina o la tachipirina e  seguire una dieta ricca di frutta   mentre gli antibiotici, ha avvertito Locicero, sono un rimedio di emergenza, bisogna piuttosto guarire la causa.
Con un altro dubbio, espresso da molti: come distinguere un raffreddore dall’influenza o dalla bronchite?
E quando ricorrere al medico? Ogni persona è un caso a sé, lo sappiamo, ma sintomi che devono preoccupare sono la mancanza di fiato, giramenti di testa, dolore al petto oltre, ovviamente ai sintomi tradizionali, cioè  febbre  e tosse.

I partecipanti ascoltano attentamnete il dr. Locicero
Ma perché, hanno chiesto i preoccupati ascoltatori, ci si ammala in inverno e non in estate?
Perché in inverno, ha spiegato il dottore, si respira aria fredda: bisogna quindi -  ovviamente chi se lo può permettere, e soprattutto le persone anziane - cercare di uscire nelle ore centrali della giornata, coprirsi nel modo giusto, né troppo né troppo poco, evitare le zone a forte inquinamento. 

Grazie dottore:  cercheremo di seguire i suoi consigli, oltre che sperare, come gli antichi, nella buona influenza degli astri.
Anna T.

10 commenti:

Tomaso ha detto...

Cara Anna, è un grande problema per noi anziani!!! nonostante l'anti influenza che tutti gli anni facciamo
dobbiamo stare molto attenti a tutto altrimenti è pericoloso per noi!!!
Buona domenica a tutti.
Tomaso

Tiziano ha detto...

La più bella cosa sarebbe non ammalarsi come a detto il saggiò Tomaso,
siccome io le becco tutte dovrò star attento di non farmi avvicinare da estranee ciao buona serata

Erika ha detto...

Ho fatto il vaccino per diversi anni soprattutto quando insegnavo ma due anni fa, appena fatto, ho cominciato a stare male ed ho portato avanti una bronchite per tre mesi. Ho preso antibiotici e poi fatto iniezioni ed alla fine sono guarita. L'anno scorso non mi sono vaccinata e non mi sono ammalata. Niente vaccino 2013! Un abbraccio.

@enio ha detto...

io ogni anno faccio il vaccino e immancabilmente ho un pò di febbre per un paio di giorni, quest'anno mi è durata una settimana... è la vecchiaia dice mia moglie, si fa sempre più fatica e anche gli anticorpi si sono stancati

Sandra M. ha detto...

La mia nonna materna sopravvisse a una forma leggera di spagnola e da allora non ha più avuto nulla, manco il raffreddore . Se n'è andata nel '96 a 96 anni d'età!
Io non mi sono mai vaccinata , nemmeno quando frequentavo giornalmente scolaresche spesso "moccolose". Chissà, forse assomiglio a mia nonna?

Blogaventura ha detto...

Tanti Cari Auguroni per un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo, Fabio

cooksappe ha detto...

bene!

nonno enio ha detto...

diamo una mossa al blog pigrona!

@enio ha detto...

mi mancano i toui post, quand'è che riprendi a scrivere ?

Giancarlo ha detto...

Buone vacanze...un abbraccio.