mercoledì 20 luglio 2011

Quel che serve d'estate

credits viaggitoscana.net
Non è certo facile l’estate  a Milano, come del  resto in tutte le grandi città. Non è facile per nessuno,  ma lo è ancor meno per le persone anziane che vivono sole, spesso in precarie condizioni di salute.
Fa caldo, è indubbio, ma ci sono anche problemi di solitudine, dovute all’assenza di parenti e amici,  alla forzata interruzione di piccole abitudini, una breve passeggiata, quattro chiacchiere, un caffè, la visita al medico di fiducia per un consiglio.
[...]
Ad affiancare il Comune nell’assistenza agli anziani vi sono, a Milano, 14 associazioni di volontariato, tra le quali Seneca, mobilitate per aiutare 160.000 milanesi over 75 in difficoltà. Una delle priorità dell’assistenza agli anziani soli è rappresentata dai pasti: lo scorso anno i pasti consegnati a domicilio sono stati circa 13.000, quest’anno sono in programma ben 24.000 pasti in più.
Del problema pasti agli anziani si è occupato il Corriere della Sera (11 luglio 2011) con un articolo di Marta Ghezzi che ha raccolto le testimonianze di alcuni tra i responsabili delle onlus attive sul campo.
I pasti sono importanti, è vero, ma non sono tutto. Sarebbe opportuno -  dichiara Giulio Valtolina dell’associazione volontari Caritas Ambrosiana -  che l’assistenza non si limitasse alla consegna del pasto, ma che si protraesse nel tempo, offrendo anche compagnia.
Un punto debole nell’assistenza è indubbiamente la qualità del cibo: lo sottolinea Roberta Garbagnati di Seneca.  "Gli anziani - dichiara - non si lamentano perché hanno paura di perdere il pasto, ma il contenuto delle scatole finisce nelle ciotole di cani e gatti". Non sono soltanto  le scatolette  a lasciare a desiderare, anche i pasti caldi non sono molto appetibili. "C’è bisogno di un menù che stimoli l’appetito, che scompare con il caldo, ma light" - afferma  Garbagnati. "Aboliamo la peperonata ad agosto, come è successo negli anni scorsi. Il piano anti-caldo funziona, ma per migliorarlo è necessario rimettere mano agli elenchi delle persone anziane bisognose creati in passato. Entriamo in case dove il problema economico non è presente". Prosegue Roberta Garbagnati : "Così si tolgono risorse ed energie per i più fragili che passano l’estate come “prigionieri in casa”, per loro andrebbe ampliata la rete dei servizi con piani individuali, e mi piacerebbe anche che i soggiorni climatici offerti dal Comune agli anziani indigenti includessero i meno autonomi".
Che i pasti, pur necessari,  non siano certo la soluzione del  problema anziani in città è opinione condivisa da Emilio Lunghi di Auser Milano, che sostiene l’opportunità di potenziare e soprattutto sollecitare ed incentivare   la partecipazione degli anziani ad alcune attività ricreative offerte dal Comune.
Alla fine dell’estate si potrà verificare cosa è stato fatto: sarà il modo migliore per aggiustare il tiro in futuro, cogliendo le reali esigenze di una fascia di cittadini particolarmente debole.
Sarebbe infatti un peccato se le risorse, non molte, che la pubblica assistenza dedica al problema degli anziani si disperdessero in iniziative frammentarie, poco mirate. Sarà opportuno evitare di offrire peperonate nelle afose giornate di agosto e, soprattutto, sarà opportuno evitare di offrirla a chi di cibo non  ha alcun bisogno. Pasti sì, in conclusione, ma minimamente appetibili, e uniti alla convinzione che il cibo non è tutto, che  a volte nutrono di più la  solidarietà e la condivisione dei problemi.
Red   

8 commenti:

Erika ha detto...

Condivido tutto. Ma come mai c'è gente che non necessita di pasti e si trova negli elenchi degli indigenti? Probabilmente dichiarano il falso.....ed in questo modo tolgono un boccone a chi ne ha veramente bisogno.Le solite vergogne italiane, purtroppo...
Serene vacanze a tutti voi.

Sandra M. ha detto...

Certo la falsità di qualcuno rischia di sottrarre risorse utili per chi davvero ha bisogno...occorre difendersi pure da questo!

Roberta ha detto...

Il pronto intervento estivo,in quanto tale, prevede di dare risposta a tutte quelle segnalazioni telefoniche di apparente urgenza e necessità che pervengono al numero verde del Comune. Purtroppo non ci sono gli strumenti per verificare tempestivamente la situazione di ognuno. Lo sconcio è che alcuni, pur benestanti, non si esimono dal richiedere, spesso con insistenza, un servizio rivolto ai più bisognosi.
Roberta

Adriana ha detto...

E' un post molto interessante: cioè che dici, Red, vale anche per le altre realtà oltre che per Milano.

PiliMªPILAR ha detto...

Quiero entender, si no me equivoco, la soledad y las dificultades de las personas mayores, máxime incluso en los meses de calor.
Parece que los ancianos, sobre todo los menos favorecidos, están de más en todas partes.
¡Qué pena!
Todos llegaremos a ser MAYORES.

P & M ha detto...

Hai perfettamente ragione.... nelle grandi città il problema credo che sia ancora più rilevante.... tanto di cappello a chi come voi decide di trascorre le proprie ferie estive aiutando..... non è facile... Grandi tutti!!!

Mariolino ha detto...

sono un cittadino anziano (cioè non sono un diciottenne) che potrei anche venire a Milano se trovassi una volontaria o anche un volontario che mi da da mangiare gratis

Lucrezia ha detto...

ciao, questo articolo denota la tua sensibilità verso certi argomenti..buona giornata
lu