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Robert Thom, Ippocrate nel visitare un bambino |
La più famosa e letale pandemia fu la cosiddetta “spagnola” che tra il 1918 e il 1919 uccise un numero enorme di persone, calcolate tra i 40 e i 50 milioni.
Lo ha ricordato ai partecipanti al gruppo di socializzazione del Giambellino il dottor Salvatore Locicero, pneumologo presso l’Ospedale Niguarda di Milano.
Il dr. Locicero risponde alle domande dei presenti |
Tranquilli quindi: la prima cosa da fare è … cercare di non ammalarsi, poi curarsi bene. Travolto dalle domande di un pubblico molto partecipe, che evocava tossi, starnuti, febbre e dolori articolari propri oltre che di parenti e amici, e che esprimeva dubbi e chiedeva consigli su tutto, dall’opportunità di fare il vaccino all’uso di antibiotici, il medico ha dato risposte rassicuranti e fornito indicazioni pratiche.
Premesso che il vaccino si deve fare solo se le condizioni di salute lo consigliano e comunque non protegge da tutti i virus presenti nell’atmosfera, le precauzioni da usare sono semplici e antiche: evitare il luoghi chiusi e poco areati - ad esempio gli autobus o la metropolitana nelle ore di punta - ventilare gli ambienti, lavarsi le mani più volte al giorno, mantenere i piedi sempre asciutti, evitare di bagnarsi i capelli.
Premesso che il vaccino si deve fare solo se le condizioni di salute lo consigliano e comunque non protegge da tutti i virus presenti nell’atmosfera, le precauzioni da usare sono semplici e antiche: evitare il luoghi chiusi e poco areati - ad esempio gli autobus o la metropolitana nelle ore di punta - ventilare gli ambienti, lavarsi le mani più volte al giorno, mantenere i piedi sempre asciutti, evitare di bagnarsi i capelli.
E se proprio ci si ammala, che fare? Niente paura, si può ricorrere a farmaci comuni, come l’aspirina o la tachipirina e seguire una dieta ricca di frutta mentre gli antibiotici, ha avvertito Locicero, sono un rimedio di emergenza, bisogna piuttosto guarire la causa.
Con un altro dubbio, espresso da molti: come distinguere un raffreddore dall’influenza o dalla bronchite?
E quando ricorrere al medico? Ogni persona è un caso a sé, lo sappiamo, ma sintomi che devono preoccupare sono la mancanza di fiato, giramenti di testa, dolore al petto oltre, ovviamente ai sintomi tradizionali, cioè febbre e tosse.
Con un altro dubbio, espresso da molti: come distinguere un raffreddore dall’influenza o dalla bronchite?
E quando ricorrere al medico? Ogni persona è un caso a sé, lo sappiamo, ma sintomi che devono preoccupare sono la mancanza di fiato, giramenti di testa, dolore al petto oltre, ovviamente ai sintomi tradizionali, cioè febbre e tosse.
I partecipanti ascoltano attentamnete il dr. Locicero |
Perché in inverno, ha spiegato il dottore, si respira aria fredda: bisogna quindi - ovviamente chi se lo può permettere, e soprattutto le persone anziane - cercare di uscire nelle ore centrali della giornata, coprirsi nel modo giusto, né troppo né troppo poco, evitare le zone a forte inquinamento.
Grazie dottore: cercheremo di seguire i suoi consigli, oltre che sperare, come gli antichi, nella buona influenza degli astri.
10 commenti:
Cara Anna, è un grande problema per noi anziani!!! nonostante l'anti influenza che tutti gli anni facciamo
dobbiamo stare molto attenti a tutto altrimenti è pericoloso per noi!!!
Buona domenica a tutti.
Tomaso
La più bella cosa sarebbe non ammalarsi come a detto il saggiò Tomaso,
siccome io le becco tutte dovrò star attento di non farmi avvicinare da estranee ciao buona serata
Ho fatto il vaccino per diversi anni soprattutto quando insegnavo ma due anni fa, appena fatto, ho cominciato a stare male ed ho portato avanti una bronchite per tre mesi. Ho preso antibiotici e poi fatto iniezioni ed alla fine sono guarita. L'anno scorso non mi sono vaccinata e non mi sono ammalata. Niente vaccino 2013! Un abbraccio.
io ogni anno faccio il vaccino e immancabilmente ho un pò di febbre per un paio di giorni, quest'anno mi è durata una settimana... è la vecchiaia dice mia moglie, si fa sempre più fatica e anche gli anticorpi si sono stancati
La mia nonna materna sopravvisse a una forma leggera di spagnola e da allora non ha più avuto nulla, manco il raffreddore . Se n'è andata nel '96 a 96 anni d'età!
Io non mi sono mai vaccinata , nemmeno quando frequentavo giornalmente scolaresche spesso "moccolose". Chissà, forse assomiglio a mia nonna?
Tanti Cari Auguroni per un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo, Fabio
bene!
diamo una mossa al blog pigrona!
mi mancano i toui post, quand'è che riprendi a scrivere ?
Buone vacanze...un abbraccio.
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