giovedì 23 febbraio 2012

Non più estromessi, ma impegnati

image courtesy
Per avere risposta alla  domanda se esiste ancora la terza età, in una gelida giornata milanese  si sono mossi in molti, appunto non più giovani, per seguire il convegno promosso dall’ Aim (Associazione interessi metropolitani).
Sala stracolma dunque, e relazioni seguite con grande interesse, per condividere sia pensieri sul tema dell’invecchiamento, sia esperienze di vita di protagonisti del mondo culturale cittadino come il sociologo Guido Martinotti, il gerontologo Carlo Vergani, il  politico Piero Bassetti, tutti rigorosamente senior.
[...]
Risultato delle testimonianze, un identikit di senior attivo e impegnato, partecipe di una società della quale sente di far parte,  seppure con ruoli diversi rispetto a quelli avuti in precedenza. Un impegno  fondamentale per chi ha lunga esperienza di vita è quello del collegamento tra le generazioni, per creare solidarietà e far crescere  i giovani,  aiutandoli  a comprendere in quanto, è noto, i vecchi sono stati giovani, ma i giovani non sono mai stati vecchi.
Oggi in Italia  gli anziani costituiscono il 20% della popolazione, con prospettive di vita più elevate rispetto al passato, grazie soprattutto al progredire della medicina  e alla maggiore disponibilità di servizi sanitari. Ciò pone enormi problemi di comportamento,  obbliga  cioè a riconoscere la “diversa normalità” dell’anziano, ad accettare il cambiamento e riposizionare le attese.
Un ruolo attivo nella società è indispensabile per continuare  a vivere - e non sopravvivere -  in un contesto che accetta l’anziano e ne riconosce l’impegno civile.
E, per dare concreti esempi di come si possa  vivere con entusiasmo nuovi impegni e nuove esperienze, sono state  illustrate  le opportunità offerte da alcune associazioni, tra le quali Manageritalia, che propone ai suoi soci esperienze di volontariato, Nestore che organizza corsi che aiutino ad affrontare la pensione “non da pensionati”, Internet Saloon, che da anni introduce ai segreti del computer persone che, per ragioni anagrafiche,  non hanno familiarità con le tecnologie.
L’ impegno civico, in conclusione,  dimostra di non conoscere età e conferma che non mancano certo le opportunità per chi è disponibile a rimanere in pista.
Anna T.

2 commenti:

Erika ha detto...

Peccato che queste iniziative vengano fatte solo e sempre al Nord. Da noi c'è l'Università della Terza Età ma non tutti possono accedervi perchè i vari corsi sono , naturalmente, a pagamento. Qui tutto si paga.....
Ciao e buon fine settimana.

Sandra M. ha detto...

Sicuramente oggi, come concludi tu, le opportunità non mancano a noi "senior". Penso che dovremmo tutti tenere in maggio evidenza, o rafforzare, la necessità vitale di quello che tu nell'articolo chiami "collegamento tra le generazioni"...è spesso il patrimonio della memoria che rende un n po' vuoti certi giovani. Un abbraccio , Anna.