domenica 3 febbraio 2013

A due metri di distanza

immagine dal web
Testo di Valentina Cervelli ripreso da Medicina Live

Quest’anno l’influenza sta colpendo in maniera molto più forte rispetto al passato. In parte è colpa dei ceppi dei virus interessati, in parte della carica virale che l’agente patogeno possiede soprattutto nei luoghi nei quali sono presenti i malati più gravi. Lo rivela uno studio americano, che stabilisce in due metri il raggio di azione del virus.
Gli scienziati del Wake Forest Baptist Medical Center hanno rilevato che tra i malati di influenza esiste una categoria di pazienti definibile di “super-untori”.
Ovvero degli individui che emettono nell’aria attraverso la saliva, gli starnuti o il semplice respiro molto più virus rispetto ad altre. E le persone più a rischio di contagio sono quelle che le curano: il personale sanitario degli ospedali. Non solo: è stato scoperto che il virus può essere “infettivo” fino a due metri dal letto dei malati.
Lo studio è stato pubblicato sul sito della rivista di settore Journal of Infectious Disease.  Commenta il dott. Werner Bischoff, coordinatore della ricerca "Il nostro studio fornisce nuove prove che la contagiosità può variare tra i pazienti con influenza, e pone dubbi sulle attuali conoscenze relative alla diffusione di questa malattia infettiva. Sulla base dei nostri risultati, poi, i medici e gli infermieri soni i più a rischio. Potrebbero dover indossare una mascherina speciale, aderente e dotata di filtro, per la cura di routine dei pazienti con influenza, piuttosto che la semplice mascherina chirurgica attualmente raccomandata".
Per giungere a questi risultati i ricercatori hanno sottoposto ad uno screening specifico per l’influenza, novantaquattro pazienti nel corso dell’epidemia del 2010-2011. Ogni malato è stato sottoposto anche ad un tampone nasale, ed anche l’aria delle stanze nelle quali si trovavano è stata analizzata.  Sessantuno persone sono risultate positive al virus influenzale e ventisei sono state in grado di risultare “infettive” anche all’interno della stanza. Cinque pazienti tra questi sono stati in grado di immettere microbi nell’aria trentadue volte di più rispetto agli altri.  Erano quelli che anche ad un semplice esame visivo avevano una sintomatologia più evidente.


13 commenti:

Tomaso ha detto...

Cara Ambra nonostante che facciamo sempre le iniezioni antinfluenzali qualche volta la prendiamo, per fortuna solo leggermente.
Buona domenica cara amica.
Tomaso

gattonero ha detto...

Il personale medico e infermieristico è da sempre il più a rischio di contrarre l'infezione. Avevo sentito parlare di obbligatorietà di vaccinazione per queste categorie, oltre che dei soggetti più deboli per età o patologia, ma ultimamente ho saputo che questa forma di prevenzione è soltanto "consigliata". Mi sembra un fatto strano, visto che un malato infetta chi gli viene a contatto diretto (entro o oltre i due metri segnalati nella ricerca), mentre il personale addetto alle cure è lui stesso possibile portatore del virus, magari restando esente dalla malattia per maggiore resistenza o per anticorpi specifici che la debellano sul nascere.
In pratica sarebbe un virus semovente, che il contatto con persone già debilitate renderebbe pericoloso più di quello che può esserlo il singolo infettato.
Spero si tratti di informazione errata o male interpretata.
Ciao, buona domenica.

Tiziano ha detto...

Fino adesso mi è andata bene speriamo che continui
certo che quando vai a letto con lei( prendi di quelle batoste )
ciao Ambra buon pomeriggio.

Blogaventura ha detto...

E' veramente terribile questa influenza. Sino alla settimana scorsa son stato ricoverato per un intervento d'urgenza e mi sono accorto che mancavano tanti infermieri prporio a causa del malefico virus. Così, in reparto erano costretti a fare le classiche nozze coi fichi secchi. Un caro saluto, Fabio

Antonella Leone ha detto...

certo che è davvero incredibile! non sapevo potessero esistere persone simili e che potessero infettare addirittura da 2 metri di distanza!!

miriam fede ha detto...

mi sono ammalata un mese fa e il prossimo inverno mi deciderò a fare il vaccino anche se qualcuno dice che non fa niente.

Beatris ha detto...

Anche in casa mia ha fatto visita questa terribile influenza e mandarla via è stata dura...
Se il vaccino è un aiuto...il prossimo inverno ci difenderemo...
Bel blog! Buona giornata da Beatris

Erika ha detto...

Ho letto anch'io questo articolo. Io sono contraria al vaccino perchè due anni fa sono stata malissimo dopo averlo fatto: mi è venuta una bella bronchite ed ho dovuto imbottirmi di antibiotici per due mesi. L'anno scorso non l'ho fatto più e non mi sono ammalata. Basta prendere tanta vitamina C attraverso kiwi ed arance ed eventualmente fare una cura con della papaia fermentata "ImmunAge" che è un antiossidante. I Giapponesi quando sono raffreddati vanno in giro con le mascherine e non si vergognano. Dovremmo adeguarci anche noi....
Ciaooo

Gabe ha detto...

l'unica volta che ho fatto il vaccino ho avuto una febbricola per dieci giorni,oltreciò che suggerisce Erika bisogna cercare di evitare ambienti chiusi e affollati,un saluto

Beatris ha detto...

Carissima Ambra un grazie di cuore per il bel commento al mio pensiero!
Non riesco a capire come mai i miei commenti finiscano sempre nello spam!
Volevo inserirmi come tua lettrice fissa ma non so come fare, non trovo il sistema nel tuo blog!
Se puoi dammi una dritta!
Un abbraccio e buona giornata da Beatris

Adriana ha detto...

Molto interessante, Ambra!

franciete ha detto...

Ambra meu amor que esse sorriso nunca deixe de brilhar grata pela sua sempre tão presente visita.Tudo de bom por ai e fica na companhia da Madona (Virgem Maria).
Beijinhos de luz e muita paz.

Borzani Alessio ha detto...

I super untori ahahahahah spettacolo c'era già il meteo a inventarsi i nomi per le perturbazioni, ci mancava anche la sanità, comunque il fatto del contagio da due metri mette i brividi, sembra uno di quei film tipo "28 giorni dopo" o "Virus" eheheh! Ciao Ambra.